Il processo di vibrofinitura viene tipicamente usato per la rimozione meccanica di residui di substrato, in particolare bava, dovuti a lavorazioni come stampaggio, fusione etc.. Questo tipo d lavorazione viene utilizzata per sbavare, pulire, disincrostare, rimuovere la ruggine, lucidare  particolari meccanici.

La vibro finitura è particolarmente adatta  per dare una finitura superficiale in modo economico ad un numero elevato di pezzi, di piccole/medie dimensioni,  perché permette di lavorare una grande quantità di particolari con pochi interventi da parte dell’operatore.

La vibrofinitura avviene per rotolamento e urto dei pezzi in un barile (buratto) con materiale abrasivo sagomato allo scopo, che velocizza l’operazione.

 

 

Il processo è abbastanza semplice: un buratto orizzontale, già contenente l’abrasivo in quantità opportuna, viene caricato con i pezzi e viene poi posto in roto-vibrazione. Quando il buratto viene posto in rotazione il materiale si solleva fino a quando la gravità fa sì che il livello più alto venga a scendere verso il basso. Il buratto può anche avere pale, di solito in gomma, che corrono lungo il suo interno, le quali girando catturano e sollevano le parti che alla fine scivolano o cadono. In un eventuale processo a umido viene aggiunto un composto chimico, un lubrificante o sapone per barilatura onde agevolare il processo di finitura, prevenire la ruggine e pulire le parti.